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foto di M.Ciccarese |
Il suo lungo ciuffo corvino sulla fronte, la copiosa criniera sul collo robusto e i suoi zoccoli duri come la sua terra, emozionano e commuovono perfino la mia amica che trepidamente gli si avvicina per sfiorargli le gote.
Un buon corsiero che avrebbe riconosciuto bene i sentieri brulli era una certezza per chi come un brigante doveva nascondersi e smarrirsi nei boschi della Puglia e della Lucania; indubbiamente una spina nel fianco per la cavalleria del regno sabaudo.
Una famiglia di cavalli che ha infiammato la passione di importanti imperatori e umili contadini con la stessa energia che contagia oggi operatori del turismo equestre e ludico.
Il murgese continua a essere il simbolo di un popolo; è un rapporto secolare, che tiene in piedi la storia e le bellezze del Meridione d’Italia.
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