I Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) sono gruppi di persone organizzate e motivate da criteri e temi che non riguardano solo i consumi alimentari. I principi di tali gruppi sono quelli dell’equità, della solidarietà e della sostenibilità.
La richiesta di prodotti sani, genuini e “biodiversi” che tutelino la salute e l’approccio sostenibile verso la Terra sale vertiginosamente. E’ così che molta gente si orienta verso la cosiddetta sostenibilità, iniziando dalla semina, dalla sovranità alimentare o dal fascino dei gusti tipici delle produzioni autogestite.
Ormai si pensa e si legge l’etichetta prima di acquistare un qualsiasi prodotto. L’aspetto etico connota i gruppi d’acquisto e annette la solidarietà al libero arbitrio delle produzioni, troppo spesso vessate dalla cogenza legislativa.
È giusto il controllo delle produzioni, ma quando ripassa al setaccio di una coscienza critica, esso assume, correttezza, sicurezza e valore. L’etica e l’identità alimentare, quindi, per un GAS, si realizza, con la ricerca delle varietà in via di estinzione (banca dei semi), che fortifica e tonifica la filiera dell’anima ecologica. In un gruppo d’acquisto valori e relazioni tra i soci si amplificano con la discussione e con l’esperienza diretta nel mondo dei consumi.
I veri mercati, ormai, non possono fare a meno di convocare le associazioni o quei distretti di economia solidale, che lucidamente hanno scelto di produrre e consumare senza il pensiero ricorrente del tornaconto a ogni prezzo. Con un GAS, la concorrenza tra le aziende sfuma lentamente fino a divenire una collaborazione reciproca o, volendo, uno scambio di semi oltre che di buoni propositi. Per un GAS, l’unione che fa la forza, rappresenta, per questo, quell’antico motto che ricapitola, in sintesi, quell’”agire localmente pensando globalmente”.
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