mercoledì 10 gennaio 2018

I gatti nel Salento si chiamano musci

ph di M. Ciccarese
i gatti vagano
tra tetti e quartieri
e a volte brillano
dentro la notte
frenetica e dolce 
e fuggono 
cercando un riparo
tra gronde e cespugli
così all'improvviso
ti fanno fagotto
e poi li ritrovi
nelle sere d'inverno
a popolare divani
e graffiare carezze

Il nome con cui i salentini indicano il gatto è "musciu". Probabilmente l'etimo proviene dal latino musso che accomuna all'italiano il gemere o il brontolare. In alcuni paesi del nord salento, si preferisce utilizzare il termina ntinnu più che musceddrhu per indicare, invece, un gatto piccolo. 

Per far avvicinare un gatto si strofinano pollice ed indice accompagnandoli con una serie di schiocchi di labbra a modo di bacio. Quel che più affascina è che quelli selvatici (musciu riestu) non si avvicinano.  

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