mercoledì 23 novembre 2016

L'altro uso del peperoncino

immagine di M.Ciccarese
Il peperoncino è membro alla famiglia delle solanacee, la forma della sua bacca paragonata a una scatola, rende il nome botanico Capsicum annum e al suo alcaloide.

La capsicina è il garante del piccante nel peperoncino, si produce nelle ghiandole situate tra il frutto e il tessuto che sostiene i semi.

Oltre ad aver un uso alimentare, il peperoncino, grazie alla sua concentrazione di capsicina può essere impiegato anche in agricoltura, ad esempio quando c’è un esercito di pidocchi nei dintorni dei vostri cavoli che vi rompono.

È un antiparassitario naturale, che svolge azione dissuasiva nei confronti di funghi e afidi che non arreca danno all’ambiente e che può essere adoperato in alternativa ai prodotti convenzionali.

La polvere di peperoncino, ottenuta da bacche disidratate e sbriciolate, si scioglie, in misura di tre o quattro grammi per ogni centilitro di acqua e si nebulizza nelle ore fresche della giornata almeno una – due volte a settimana a secondo della presenza più o meno numerosa di parassiti.

Un interessante occupazione che vi distoglierà dal seminare quest’essenza non solo per condire i vostri cibi, ma anche per avere un antiparassitario naturale quasi a costo zero.


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