In Italia aumenta l’offerta dei prodotti da agricoltura
biologica. Le produzioni si amplificano e con loro le nuove attività che si
occupano di ristorazione collettiva.
Non è una vera e propria invasione, ma il
segnale è importante, la cultura ecologica che questo metodo di produzione
veicola si allinea a quella di altre regioni dell’Europa.
C’è un forte legame
tra l’offerta bio, la tipicità dei gusti, l’esigenza dei consumatori e gli
attori che si occupano di mense bio. Una mensa bio per tutti sarebbe auspicabile,
un concorso di progettualità che di grande esperienza, motivata dalla proposta
etica e agro ambientale di tecnici esperti, aziende agricole, associazioni,
enti di controllo.
In Italia aumentano gli esercizi che offrono prodotti da
agricoltura bio; è un segnale importante che giunge da ogni luogo dove vi sia
richiesta da parte dei consumatori. I prodotti bio si amplificano nelle catene
di distribuzione e contemporaneamente invadono gli esercizi che si occupano di
ristorazione. Vi è un forte legame tra le produzioni tipiche bio e i territori
attraverso le produzioni e l’esigenza di cibi salutari; tale relazione si
espande anche tra le mense scolastiche. Senza alcun dubbio oggi vi è un forte
fabbisogno di mangiare genuino, in altre parole una ricerca alternativa di
qualità nei cibi.
In AVANTI TERRA! è
gradito l’intervento degli esperti nel mondo dell’agricoltura biologica,
biodinamica e naturale, un incontro di relazioni ed esposizione di report
tecnici e scientifici per spiegare e informare i vantaggi e gli svantaggi di
tale metodo di coltivazione.
AVANTI TERRA si ferma nel Sud Italia, dove a trovarle ci
saranno gli utenti, quelli che vogliono vederci chiaro, capire qualcosa circa
le certificazioni, gli ogm, le qualità molteplici che provengono dai sistemi di
certificazione obbligatoria e volontaria.
Oggi è molto interessante soffermarsi anche sui temi
dell’agricoltura naturale, cioè di quell’agricoltura indipendente, senza alcuna
certificazione, con il pregio di possedere una forte connotazione etica
motivata dall’autoproduzione a discapito del profitto, quella orientata verso
la difesa assoluta della biodiversità, la valorizzazione dei mercati locali al
recupero di antiche varietà e metodi di coltivazione.
Nessuno si senta escluso in questo progetto dove c’è
libertà di espressione e di produzione, un senso comune di condividere la
salubrità, la stagionalità, le misure nutrizionali e il gusto dei frutti della
terra.
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