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domenica 5 giugno 2016

Il Fiorone


foto di M.Ciccarese
Te santantoni lu culummu pe testimoni (proverbio pugliese)

Ogni salentino stornella intorno al suo frutto pendulo preferito, subito dopo il giorno di Sant’Antonio fino al solstizio d’estate, scegliendo per tutti i migliori fioroni, sapendo molto bene che non si tratta di fichi propriamente detti.

I fioroni, nel Salento meglio conosciuti con il nome di “culummi”, sono quei frutti, o meglio siconi, che si formano quindi dalle gemme dell’autunno precedente. I culummi salentini avrebbero meno fascino rispetto ai fichi, ci sono delle differenze, come la tendenza a cadere a “piombo” e la loro facile deperibilità; è un frutto la cui conservazione dipende dall’impollinazione (lu culummu cate a chiummu e la fica se mmarita).

Il fiorone è piuttosto sensibile e delicato, quindi, da gustare subito quando possibile e prima del puntuale arrivo delle gazze; spesso si attesta purtroppo, come un frutto su cui neppure gli altri uccelli riescono a discernerne il giorno esatto della maturazione a causa della presenza di funghi e insetti che la intralciano.

Forse per questi motivi che il “culummu salentino” è considerato da molti come un soggetto poltrone e svogliato e piuttosto trascurato quando giunge nel periodo in cui le campagne e i mercati esplodono di altri frutti più ricercati.

Chi non discrimina e apprezza il gusto del fiorone, comprende, però le sue virtù e le parifica a quelle degli altri frutti. Chi invece non ha ancora percepito il suo valore dopo l’assaggio provi pure a chiedere alle abilità maturate da AVANTI TERRA! in questo settore che è sempre disposto a condividerle.