martedì 18 ottobre 2016

Il sentiero dell'acquedotto

foto di M. Ciccarese
Sopra reti che dissetano
avrò il tempo per bere
dai frutici bagnati delle querce
e camminare sull'acqua
della condotta maestra
tra tetti conici di case secche
sperse tra ponti di nuvole
e mandrie d'ampi pascoli


Questo è l'inizio della strada di servizio dell'acquedotto pugliese che è stata recentemente valorizzata dalla località di Figazzaro di Cisternino a fino Ceglie Messapica con una ciclovia lunga 10 km.

Oggi rappresenta un primo tratto di un immensa rete lunga 250 km. La ciclovia, un suggestivo percorso tra macchia mediterranea, trulli e boschi di fragni, è da percorrere e visitare quando ci si reca in Valle d'Itria.

Esso è un percorso cicloturistico che segue due condotte storiche dell'acquedotto, quello principale che dal fiume Caposele, in provincia di Avellino, fa giungere l'acqua nel capoluogo pugliese e un altro che lo porta, nel Salento, a Santa Maria di Leuca, capo d'Italia.

L'acquedotto che fu costruito dal 1906 al 1915 collega anche simbolicamente una buona parte del sud Italia.
foto di M. Ciccarese


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