venerdì 15 giugno 2018

La caprificazione e San Vito

frutto di fico

"A Santu itu la fica ole maritu"

"La fica" intesa come frutto in attesa del suo impollinatore. Senza l'impollinatore sarebbe un frutto con minor qualità.

La caprificazione è l’impollinazione dei fiori, ad opera esclusiva di un insetto, la blastofaga (blastophaga senes) della famiglia degli Agaonidi.

E' la femmina fecondata che trasporta il polline dal frutto del fico, dal siconio in cui ha compiuto il suo ciclo, ad un altro siconio scelto per deporre le uova negli ovari dei fiori femminili.

La caprificazione si può anche indurre tramite una pratica che consisteva a favorire alcune varietà gentili di fico appendendo tra le sue foglie, corone di fioroni sottratti da un caprifico contenenti appunto una colonia di blastofaga.

Il periodo migliore per eseguire tale pratica coincide con la seconda decade di giugno, dal giorno della ricorrenza di San Vito Martire.

Il caprifico è la varietà spontanea del fico (Ficus carica var. caprificus) che si ritrova tra la macchia mediterranea, ai bordi di strade e caseggiati abbandonati, le cui infruttescenze simili al fico coltivato non sono commestibili.

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