sabato 20 agosto 2016

Torre Sant'Isidoro di Nardò


Traccialo sulla riva
l’ultino bacio effimero 
che la spietata marea 
cancellerà in un istante

Nel caldo torace disfatto 
un cuore aperto dal sale
un profilo indelebile da scoprire
quel cuore che non sa avvisare

sotto versi che pendono dalla loro torre


Si tratta di un tratto di costa ionica, quella che s'interpone tra il litorale di Nardo e quello di Porto Cesareo. Torre Sant'Isidoro era l'avamposto più importante per le città intorno. Dall'alto della torre, qualcuno avvisava le masserizie del sopraggiungere delle piraterie.

La torre che rende il nome a quell'arco di costa è una delle tante fatte erigere da Carlo V di Aragona. Successivamente diventò riparo per briganti e contadini. Allora non c'erano tutte quelle case e intorno rigogliavano mirti e tamerici. Oggi offre, comunque, un tratto di meraviglia per i bagnanti che scelgono il versante roccioso a quello sabbioso oltre al piccolo molo dei pescatori.



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