Traccialo sulla riva
l’ultino bacio effimero
che la spietata marea
cancellerà in un istante
Nel caldo torace disfatto
un cuore aperto dal sale
un profilo indelebile da scoprire
quel cuore che non sa avvisare
sotto versi che pendono dalla loro torre
sotto versi che pendono dalla loro torre
La torre che rende il nome a quell'arco di costa è una delle tante fatte erigere da Carlo V di Aragona. Successivamente diventò riparo per briganti e contadini. Allora non c'erano tutte quelle case e intorno rigogliavano mirti e tamerici. Oggi offre, comunque, un tratto di meraviglia per i bagnanti che scelgono il versante roccioso a quello sabbioso oltre al piccolo molo dei pescatori.
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