martedì 24 maggio 2016

L'amaro della Cicoria selvatica

ph di Mimmo Ciccarese
Riportiamo sulla tavola il gusto un pò amaro della cicoria selvatica già lessata che l’olio novello amplifica senza disturbare ed a cui si chiede il permesso di salare prima di arrotolarla tra la forchetta.

La cicoria si raccoglie tra le terre incolte non contaminate, con una semplice torsione della lama sul colletto della radice che si attacca alle foglie e si ripone nel solito sacchetto occasionale.

La raccolta spontanea quando rispetta i luoghi è un esercizio utile per i cercatori, ti fa discernere le specie che gli somigliano, quelle non eduli, che il non botanico assegna con un nome volgare e cangiante.

Il suo etimo viene dall’arabo o dal greco antico, appartiene alla famiglia delle composite ma si è sempre raccolta perché contiene virtù inaspettate in grado di regolare molte funzioni del nostro organismo.

L’amaro della verdura appena raccolta sembra sia dovuto alla presenza della cicorina un glucoside che potrebbe riattizzare una nuova passione per chi si sorregge con le erbe.

Le radici della Cichorium Intybus seccate e tostate, si surrogavano al caffè un po’ come facevano i generali prussiani prima della battaglia.

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